Val d’Adige extreme: 280km/ 7000m disl.        deutsch

Sabato mattina a colazione. Io: „Effettivamente avrei voglia di fare la Val d’Adige Extreme e provare a finire come “invincibile”.
invinc

Solo: I partecipanti sono partiti al Bicigrill Avio, quando eravamo ancora sdraiati comodamente a letto … peccato!!

Ma perché no?? … Sul sito c’era scritto che si può iniziare secondo il proprio parere e finire al massimo domenica alle 7 di sera. Siamo d’accordo … In pochissimo tempo facciamo la valigia e si parte.  Previsioni meteo: prevista pioggia debole da pomeriggio a sera.

Ecco brevemente i fatti: per diventare „invincibili“ si devono fare quattro anelli, tutti con partenza e arrivo al Bicigrill Avio, per un totale di 280 km e 7000 metri di dislivello. E se si vuole ancora diventare „insaziabile“ dovresti fare e quattro anelli in tutte le due direzioni … Pura follia!
Poco dopo mezzogiorno anche noi siamo in pista presi la nostra Randocard al Bicigrill.

Gli anelli possono essere eseguiti in qualsiasi ordine e direzione.

A causa della direzione del vento scegliamo come preludio  „Anello A“, Monte Baldo Rifugio Graziani con 82 km e 2200Hm. In cima della montagna la nebbia. Quando inizierá di piovere? I primi chilometri piatti e poi 42 km di salita fino al Rifugio. Primo timbro. La discesa verso il Lago di Pra da Stua freddissima. Dopo poco tempo non riesco quasi a muovere le mani per frenare. Dopo uno spuntino al Bicigrill Hermann fa la proposta di fare uno dei due anelli più brevi. Ma posso convincerlo, di affrontare il giro più lungo e ritornati al Bicigrill di dormire in macchina per 2-3 ore. Ecco fatto. Ci troviamo di nuovo in strada, adesso verso nord, purtroppo con vento contrario. Mori, Nago, Arco e poi su per la strada tortuosa verso il Monte Stivo. Passo Santa Barbara e Bordala. Il sole tramonta. Scendo dalla bici per fare una foto.  La risalita non funziona come volevo io: Metto il piede destro nel click, e non so come succede … un attimo mi trovo in terra. L’asfalto è duro. Ouch! Hermann con umorismo beffardo: “Cadere è come appoggiarsi – solo un po’ più tardi …“ Ahhaaaahhhha!! A Santa Barbara fa buio e il punto più alto non è ancora raggiunto. Troviamo sterrato. Non si pone nessuna gioia. Ad un certo punto si va in discesa. Anche in questo caso piuttosto fresco. Metto la mia giacca a vento bianca. La cerniera si rompe. Peccato! Cosa fare? Non posso andare senza con questo freddo.  Ho la brillante idea di mettere la giacca sotto la mia felpa nera. Questo era un’idea fatale che ci si vede poco dopo.  Passati a Pedersano c’è ancora una breve salita. Notiamo troppo tardi la deviazione. Stop. Alla mia destra un muro alto. C’è abbastanza traffico e non riesco subito a cambiare direzione. Dietro di me sta avvicinando una macchina abbastanza veloce come sento. E la vedo venire direttamente contro di me. E va troppo a destra. “Aiuto!! Cosa posso fare? Mi stringo al muro. Piatta come … Millimetri vicino a me la macchina … Dio mio! Passata la macchina mi tremano le ginocchia. Sto notando: avevo fortuna immensa. L’autista non mi ha visto. E non mi poteva vedere: Il buio. Io vestita solo di nero. Felpa nera, pantaloni neri. Beh, avevo la luce rossa di dietro, ma questa era da confondere con i riflettori sul muro. Presumibilmente, l’autista non mi ha neanche notato. E la luce lampeggiante avevo nella borsa, perché avevo dimenticato quel pezzo di fissaggio. E la giacca gialla con i riflettori? In macchina … Come posso essere così imprudente? Che cosa avrebbe potuto succedere … In tedesco si dice: Ho avuto più fortuna che di cervello in testa …
Hermann mi dà la sua maglia bianca. Ho la pelle d’oca scrivendo questo episodio.
Verso mezzanotte ci troviamo in macchina nei nostri sacchi a pelo. Entrambe non abbiamo grande voglia di continuare. Ma l’allarme è impostato alle ore 3. Il sonno non vuole venire. Ogni tanto mi sveglio, perché fuori ci sono dei ciclisti che hanno completato il loro giro invincibile. Si preparano per la partenza in macchina chiacchierando ad alta voce. Oh, se anche noi avessimo cominciato prima … Ma adesso ci mancano ancora due anelli. Poco prima dell’allarmi mi sveglio e meno male mi preparo per la partenza senza pensare alle sofferenze. Il vento non moderato ma forte ci costringe di affrontare per primo il Peri-Fosse. Albeggia e siamo a Fosse. Meno male anche ad un’ora così presto troviamo aperto il bar e un ottimo cappuccino. Poi proseguendo, l’abbiamo già indovinato, vento molto forte a raffiche. Alcune volte ho paura di essere buttato giù dalla bici. Il sole sorge e noi abbiamo raggiunto il punto più alto. Adesso giù per Sdruzziná, una stradina ripidissima. Meno male che oggi non dobbiamo farla nell’altra direzione … con dei passaggi a 20% di pendenza. La vista sulla Valle d’Adige è splendida. Prima colazione al Bicigrill e via di nuovo sull’ultimo giro. Polsa e San Valentino. Anche questo anello non facile. Dopo 10 chilometri di pianura 5 km che con le gambe adesso già abbastanza stanche sembrano ripidissimi. Quasi sulla cresta incontriamo Musseu già sul quinto anello. Pazzo! Dall’alto che bello sapere che adesso solo discesa e ancora 10km con vento a favore … Ci siamo quasi … E la vista giù sul Val d’Adige … mozzafiata!!!
Siamo felicissimi di aver gestito la sfida “gli invincibili”
Adesso ci aspetta un pranzo eccellente al Bicigrill. Carpaccio con grana e rucola e un buonissimo gelato allo Yoghurt fatto in casa con delle fragole. Mhhhmmhh!!! La decisione di partire a mezzogiorno e arrivare il mezzogiorno dopo era favorevole … tornati al cuore della notte avremmo trovato le porte Bicigrill chiuse …
Meraviglioso evento!! E forse nella prossima edizione possiamo affrontare la prova “gli insaziabili”…??
Grazie a Musseu e al team Bicigrill!!!